Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Lavora la terra col trattore e urta una mina anticarro

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Livorno

Ha colpito una bomba inesplosa con la ruota mentre lavorava sul trattore. Momenti di paura a Castellaccio, vicino alla Curva Nuvolari, dove un pensionato che arava il suo terreno ha ritrovato una mina anticarro risalente probabilmente alla Seconda guerra mondiale. «All’inizio mi sembrava una ruota di un carretto – racconta Bruno Tronconi, l’abitante della zona che si è imbattuto nell’ordigno – poi ho capito che non era nulla tutto ciò. Ne avevo trovata una simile una quindicina di anni fa. È un “regalo” dei tedeschi». Immediato alle 10.45 del 2 settembre l’allarme al 113, che ha inviato sul posto un equipaggio della Squadra volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato, guidata dal commissario capo Claudio Cappelli. Gli agenti hanno parlato con il pensionato, che ha indicato loro il punto preciso dove si trovava la bomba inesplosa, poi riparato da una cassa, con l’area attorno che per sicurezza è stata recintata dal nastro bianco e rosso. Una precauzione disposta dagli artificieri, subito giunti sul posto dopo l’allarme scattato dalla Questura, che comunque torneranno «circa 15 giorni per il recupero definitivo». «Fino ad allora – commenta Tronconi – nessuno potrà entrare qua dentro. Se sono spaventato? No, anche perché non è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Sono tranquillo, capita». La mina anticarro ha ancora la spoletta attaccata e ha un diametro di 30 centimetri. «Mi è saltata fuori all’improvviso dal solco della traiettoria del trattore – conclude Tronconi – ed è andata bene che non è esplosa. È identica a quella che ho trovato 15 anni fa: me la ricordavo molto bene e ne ho notato la somiglianza. La polizia e gli artificieri hanno annotato tutte le caratteristiche della bomba, fotografandola più volta. Non credo sia pericolosa altrimenti l’avrebbero rimossa subito». A metà febbraio non molto lontano dalla casa di Tronconi – nel parco di Villa Maria, vicino a Montenero – il geometra livornese Sergio Piancastelli aveva rinvenuto un analogo ordigno, sempre del diametro di 30 centimetri. Anche in quel caso la bomba, risalente alla Seconda guerra mondiale, è stata recuperata dagli artificieri.

Foto-Fonte: https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2019/09/02/news/lavora-la-terra-col-trattore-e-urta-una-mina-anticarro-non-e-esplosa-meno-male-1.37407506

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

In Foto: La zona recintata dagli artificieri (foto Riccardo Repetti/Pentafoto)

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