Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Kuwait, the terror of a forget war

Categories: Editoriali,ultime

Every day world media transmit images of wars in Iraq and in Mosul, or they show what is happening in Siria, in Aleppo, the attacks in Damasco and many other news. Who watches tv news or reads articles, hopes that this hell would end as soon as possible. But, wars that are, actually, ended long time ago, continue with all the unexploded devices, lain into the ground, which carry on spreading more terror and more victims. Today news comes from Kuwait, country invaded form Iraqi troops the 2 august 1990 and freed the 28 february 1991 ( President George Bush declares “ stop the fire”). Kuwait war ( first Golfo’s Guerra) is still remembered for many reasons, among which there is the presence of Osama Bin laden. Two years of war fill the Kuwait’s ground with Iraqi mines and other unexploded devices. Time flows and now Kuwait is a powerful country, but exactly here the tragic news: in Al-Qusoor, two children of 6 and 4 years old find a strange object in a field. Maybe they think it is a particular stone, they decide to pick it up, keep it and go home. They start playing with it in their room, ignoring the fact that it is an unexploded device. The war is too far away for them, it is in the stories told by parents and grandfathers, by school, statal cerimonies or in documentaries. They carry on handing it when the bomb explodes killing the 6 years old and injuring the little one with many splinters. He is transported to the h.ospital in serious damage. Kuwait’s war is ended but his terror carries on… S.J.A.L.

Kuwait, il terrore di una guerra dimenticata

Ogni giorno i media mondiali, trasmettono le immagini di guerra in Iraq a Mosul, ciò che accade in Siria ad Aleppo, gli attentati a Damasco e tanto altro. Chi ascolta i Tg o legge giornali, prega che questo terrore, termini prima possibile. Ma in realtà le guerre concluse per mezzo di ordigni inesplosi, continuano a produrre, altro terrore, altre vittime. La notizia del giorno giunge dal Kuwait paese invaso dalle truppe irachene il 2 agosto del 1990 e liberato il 28 febbraio del 1991 (dichiarazione cessate il fuoco del Presidente George Bush). La guerra del Kuwait (prima guerra del golfo) ancora oggi è ricordata per più ragioni non ultima gli munizioni al giovane e sconosciuto Osama Bin Laden, per le munizioni utilizzate in guerra e altri aspetti di politica estera non del tutto chiare. Tuttavia due anni di guerra colmano il sottosuolo del Kuwait di mine irachene e di altri ordigni inesplosi. Il tempo trascorre, oggi il Kuwait è una potenza economica e commerciale e non solo nel settore energetico. Ed è proprio da questo grande Paese che giunge la tragica notizia: in Località Al-Qusoor due bambini di sei e quattro anni, raccolgono in un campo un oggetto strano, forse i piccoli pensano sia una pietra, i due fratelli con l’oggetto tra le mani, si dirigono verso la propria abitazione, giunti a casa, di corsa entrano nella loro stanzetta ed iniziano a giocare con il sasso, che in realtà è una bomba inesplosa. I bambini non possono saperlo, per loro la guerra è nei racconti dei genitori, dei nonni, lezioni scolastiche, cerimonie di Stato, nei servizi TV. In ogni caso i bambini continuano a smuovere la bomba, quest’ultima esplode ed uccide il bimbo di sei anni, il fratellino subisce devastanti ferite prodotte dalle schegge dell’ordigno e nonostante l’abitazione sia invasa dalle fiamme è soccorso e trasportato in fin di vita in ospedale. La guerra nel Kuwait è terminata, ma il suo terrore continua…  

Fonte: kuwaittimes.net

Foto: stamps.digital-disability.com

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