Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

ITALIA: SANTI, POETI E NAVIGATORI SENZA BUSSOLA

Categories: Bonifica perché

La
notizia: un uomo residente a Caonada di Montebelluna alle ore 16:30
(circa) del 5 luglio è colpito dalle schegge prodotte
dall’esplosione di un residuato bellico risalente alla prima guerra
mondiale. L’infortunato, grazie ad un elisoccorso garantito dai
sanitari del Suem 118 è trasportato all’ospedale Cà Foncello. I
medici si rendono conto dei danni fisici dell’uomo: privo di sensi,
numerose lesioni al collo, mano sinistra dilaniata. Forse in corsia,
i medici di microchirurgia continuano a chiedersi:
“ma
come è possibile tutto ciò ?”.
Una
mezza spiegazione giunge a distanza di poche ore: il traumatizzato è
un collezionista di residuati di guerra. Tuttavia questa passione non
giustifica il dramma in corso, infatti personalmente conosco tanti
cultori delle gesta dei fanti 15/18, ma non per questo finiscono al
pronto soccorso. La motivazione è altra. Infatti l’uomo avrebbe
patito l’esplosione mentre maneggiava l’ordigno. I Carabinieri di
Montebelluna durante le indagini rinvengono nell’abitazione dell’uomo
altro materiale bellico esplodente. Sembrerebbe la storia di un
incosciente, di un individuo incauto che ignora del tutto il pericolo
prodotto da tali oggetti. No, così non è. L’uomo conosceva
benissimo i pericoli a cui andava incontro, difatti nello stesso mese
di due anni fa, il personaggio in questione tentando di smanettare
una munizione per moschetto 1891 è investito da altra esplosione. I
danni? Mano ed avambraccio, ferite al torace. Nel 2012 l’uomo finisce
anche ai domiciliari per detenzione di materiale bellico. Non serve
una laurea alla Luiss per comprendere che detenere in casa granate
sia penalmente perseguibile. Allora ?

Se
l’uomo dopo la terribile esperienza del luglio 2012 anziché cambiare
condotta, in barba ad ogni legge, contraddicendo anche il buon senso
insito nell’essere umano, ha tranquillamente continuato, a dispetto
della propria incolumità a collezionare esplosivi, bene, allora non
c’è più speranza, dovremmo prendere atto che il Bel Paese
proverbialmente da sempre ricco di Santi, poeti e navigatori a far
data sabato 5 luglio 2014 è anche il paese dei “poveri di spirito” 

Giovanni Lafirenze

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