Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

INCURSIONI AEREE SECONDA GUERRA MONDIALE SU ANCONA E PROVINCIA

Categories: Bonifica perché

Il sedici ottobre 1943 Ancona subisce la prima incursione aerea della seconda guerra guerra mondiale, a portarla a termine è chiamato il 57° Bombardment Wing (Dodicesima Forza Aerea) statunitense.

La popolazione del capoluogo è intenta a svolvere i propri quotidiani impegni,
( nelle stesse ore a Roma i nazisti rastrellano 1000 ebrei destinati nei campi di sterminio).
E’ sabato mattina, l’orologio segna le 11:30, i mercati si presentato affollati, le donne non possono scegliere ma qualcosa a casa devono portare.
La produzione industriale ha brillantemente superato il caos dell’otto settembre, l’attività portuale è in pieno fermento.
Ma trentasei bimotori (B-25) sono già sulla verticale della città; quota di sgancio 6000 metri
(altezza necessaria per sfuggire alle batterie anti-velivolo R.S.I. e tedesche).
L’equipaggio americano inquadra l’unico punto di mira della missione “Il porto” e lascia precipitare 4000 bombe da 100, 250 e 500 libbre.
Molti ordigni non esplodono e si adagiano sul fondo, ma i danni lungo la fascia costiera sono enormi.
Via Marconi è colpita duramente. La Stazione Centrale è devastata, Corso Carlo Alberto e via De Pinedo (Via Giordano Bruno) subiscono gravissimi danni. Lo stabilimento produttore di gas è in fiamme. La città è priva d’acqua, luce e gas.
Le vittime della missione sono quasi 300.
Il capoluogo marchigiano subisce altri numerosi bombardamenti, ma il primo novembre, (stesso giorno della coventrizzazione di Pontecorvo provincia di Frosinone),
settantadue B-24 (bombardieri pesanti) in venti minuti rovesciano su Ancona bombe dirompenti e incendiarie da 250, 500 e 1000 libbre. La struttura portuale in pratica non esiste più, le navi all’ancora agonizzano tra le fiamme, La Stazione è un braciere incandescente, il Palazzo del Governo e quello Comunale ardono per causa delle bombe incendiarie.
Il Carcere è colpito da più bombe, ma all’interno del rifugio anti-aereo carcerario si consuma una diabolica tragedia:
i locali proteggono persone d’ogni età, sesso e condizione sociale, la paura della morte abbraccia e unisce 4500 anime. I bimbi urlano paura tra le calde tremanti braccia dei genitori. I boati delle esplosioni sono sempre più intensi e minacciosi.
L’aria all’interno del rifugio è irrespirabile…improvvisamente un nutrito gruppo di persone inizia a pregare. Un assordante boato zittisce tutti, una bomba è caduta a pochi metri,
l’esplosione è violenta perciò trascina il proprio acre fumo all’interno del rifugio, peggiorando
l’ impossibile respirazione… colpi di tosse simili a rantoli riempiono le stanze, il viso di molti anziani diventa cianotico, ma i boati continuano. Le preghiere, i rosari si trasformano in deboli lamenti.
Qualcuno maledice inglesi e americani, altri sfogano le proprie collere in direzione del dieci luglio.
Fuori i boati delle bombe americane producono frastuoni ormai indistinguibili.
Guardie carcerarie e detenuti cercano d’aiutare i primi agonizzanti. Ma non serve a nulla…due bombe centrano l’ ingresso del rifugio. Un paio di sfere infuocate proiettano nel rifugio carcerario una doppia onda d’urto che inibisce e schiaccia 450 sogni di vita.

Giovanni Lafirenze

FONTE: ANCONA 1943-1944
AUTORE GIUSEPPE D. JANNACI
ULTIMA CROCIATA EDITORE

16 ottobre 1943: Ancona
20 ottobre 1943: Loreto; Passo Varano
23 ottobre 1943: Senigallia, (località Betolelle)
26 ottobre 1943: Ancona, Palombella, Falconara
29 ottobre 1943: Loreto
30 ottobre 1943: Osimo, (Fonti dell’Aspio), Loreto
31 ottobre 1943: Ancona
01 novembre 1943: Ancona
02 novembre 1943: Ancona
03 novembre 1943: Jesi
05 novembre 1943: Falconara Marittima, i ponti sul fiume Esino
07 novembre 1943: Ancona
12 novembre 1943: Falconara Marittima, Senigallia, (località Cesano),Jesi
13 novembre 1943: Portocivitanova, Osimo (località Osimo san Biagio), Senigallia
18 novembre 1943: Loreto (località Grotte).
22 novembre 1943: Fabriano
25 novembre 1943: Ancona
26 novembre 1943: Ancona, Monsanvito, Ostra, Falconara Marittima e ponti sul fiume Esino,
Senigallia, Fiume Cesano,
29 novembre 1943: Loreto, borgata Villa Musone, Osimo, Chiaravalle, Recanati,
02 dicembre 1943: Ancona (bombardamento navale)
04 dicembre 1943: Portocivitanova, Loreto, (località Casette)
05 dicembre 1943: Portocivitanova, Numana, Loreto,
08 dicembre 1943: Ancona,
28 dicembre 1943: Senigallia, (località Ponte Rosso), Marotta, (ponte ferroviario per Senigallia),
località Cesano.
30 dicembre 1943: Falconara Marittima,
04 gennaio 1944: Falconara Marittima
08 gennaio 1944: Ancona/Montemarciano (bombardamento navale)
09 gennaio 1944: Ancona, Loreto,
10 gennaio 1944: Loreto, località Scorzini (bombardamento navale)
11 gennaio 1944: Ancona, Falconara Marittima, Fabriano,
13 gennaio 1944: Senigallia, Montemarciano, Falconara Marittima, Fiumesino, Castelplanio.
17 gennaio 1944: Montemarciano, Chiaravalle,
18 gennaio 1944: Corinaldo, Senigallia, (località Torre), Offagna, (località Montecerno e lecco),
Cabernardi.
19 gennaio 1944: Ancona, Varano, Senigallia, Jesi, Monsanvito.
21 gennaio 1944: Jesi,
23 gennaio 1944: Marina di Montemarciano, Falconara Marittima, Castelplanio, (località Borgo
Loreto), Maiolati Spontini, (località Roncone), Numana, (località Porcareccia)
29 gennaio 1944: Ancona, Fabriano, (località Burano, Albacina, Monterustico, Case Castriche),
Coldellanoce, Sassoferrato, Cave Camerri.
02 febbraio 1944: Ancona, Falconara Marittima, Marzocca, Senigallia, Montemarciano, Monte
Cardetto, Fiumesino,
03 febbraio 1944: Chiaravalle, Montesanvito, Jesi.
03 febbraio 1944: Falconara, Senigallia, (bombardamento navale).
08 febbraio 1944: Senigallia, ( località Osteria dei Vasi).
16 febbraio 1944: Località Verocchio
28 febbraio 1944: Ancona.
29 febbraio 1944: Ancona.
01 marzo 1944: Ancona.
02 marzo 1944: Ancona.
03 marzo 1944: Ancona ( colpita la nave Botticelli ormeggiata alla banchina Giovanni da Chio).
10 marzo 1944: Senigallia, fiume Cesano.
11 marzo 1944: Fabriano, Jesi.
13 marzo 1944: Fabriano,
16 marzo 1944: Ancona
17 marzo 1944: Loreto, Ancona, Osimo,
19 marzo 1944: Varano, Loreto, Piani della Barcolla, Candia.
21 marzo 1944: Montemarciano, i ponti del fiume Esino, Fiumesino, Castelfidardo,
22 marzo 1944: Località Passetto
23 marzo 1944: Ancona, Fiumesino, Monte Cardeto,
24 marzo 1944: Ancona, Senigallia, (Italcementi), Falconara Marittima (pontile Agip)
Fiumesino, (colpite la seconda e terza arcata del ponte ferroviario sul fiume
Esimo, lato Falconara e il ponte stradale).
27 marzo 1944: Fiumesino (ponti ferroviari e stradali sul fiume Esimo), Marina di
Montemarciano, Senigallia, Cesano, (ponti sul Cesano), Fabriano.
30 marzo 1944: Fiumesino (ponti ferroviari e stradali sul fiume Esimo), Castelplanio,
Montecarotto, Castelbellino, Loreto, (località Barca), Numana, (località Marcelli)
Ancona, Falconara, Jesi, (aeroporto). Senigallia, ( frazioni Brugnetto e vallone),
San Marcello, (località Frati di Montecatini), Rocca Priora e Chiaravalle (strada
Statale), la strada Adriatica tra Falconara e Torrette di Ancona, Ancona.
31 marzo 1944: Ancona
01 aprile 1944: Senigallia, (ponti sul fiume Cesano), Loreto, (località Brecce).
02 aprile 1944: Fiumesino
07 aprile 1944: Ostra, (località Pianello), Arcervia, ( frazione san Giovanni Battista località
Zeppale), Cupramontana, (località Carpaneto, Capriole, Paganello, San
Bartolomeo), Staffolo, (località Follonica e Selva Comperseto).
08 aprile 1944: Ancona, Castelfidardo.
10 aprile 1944: Fiumesino, Numana.
11 aprile 1944: Ancona, Fiumesino, ( i ponti sul fiume Esino), La strada Adriatica tra Falconara e
Ancona, Fabriano, Numana, Monte Cardeto, colpita la strada Adriatica tra
Palombina Vecchia e Torrette di Ancona, Porchereccia, Piani d’Aspio.
12 aprile 1944: Ancona, Fiumesino, Fabriano, ( ponte ferroviario Sei Archi sul fiume Bono),
Albacina,
13 aprile 1944: Ancona, Colle Guasco, Fabriano, ( ponte ferroviario Sei Archi sul fiume Bono),
14 aprile 1944: Montecarotto, Castelbellino, Maiolati, (località Moje), Senigallia, (località
Marzocchetta), Fabriano, ( ponte ferroviario Sei Archi sul fiume Bono), Albacina.
16 aprile 1944: Ancona, località Grazie e Piano San Lazzaro, Posatora.
17 aprile 1944: Montecarotto e Castelbellino, (Stazione ferroviaria), la stazione ferroviaria di
Jesi (colpito un convoglio tedesco carico di munizioni), Castel Planio, Ancona,
Passo Varano, (stazione ferroviaria), Camerano, Monte dei Corvi, Portonovo.
18 aprile 1944: Fabriano, Camerino, Castelfidardo, Falconara (aeroporto), Ancona (Porto),
Monte Cardeto,.
19 aprile 1944: Ancona (stazione ferroviaria), Monte Cardeto, Candia,
20 aprile 1944: Chiaravalle, (ponte ferroviario sul fiume Esimo, Stazione ferroviaria), località
Trave-Osteria della Vedova, Fiumesino, (ponti ferroviari), Senigallia, località
Scapezzano, Ancona, (scalo ferroviario), località, Grazie e Scrima, Mandracchio
Loreto, (Buffo, Lorecchio, Ponte sul Musone), Osimo e località San Biagio,
Montemarciano, Senigallia, Osteria dei Vasi e località Ciarnì.
23 aprile 1944: Ancona, Chiaravalle, ( più ponte ferroviario sul fiume Esimo), Monsano e località
Braccia,
Portone di Senigallia, Chiaravalle e località San Benedetto (deposito
di munizioni), Montemarciano.
24 aprile 1944: Ponte ferroviario Sei Archi sul fiume Bono, Fabriano, Melano e Marischio,
Sassoferrato e San Donato, Staffolo, Senigallia e ponte stradale sul fiume Cesano
Chiaravalle.
25 Aprile 1944: Ancona, Jesi (aeroporto), Senigallia,
28 aprile 1944: Chiaravalle centro, stazione ferroviaria e ponte ferroviario sul fiume Esimo,
Senigallia e fiume ponte sul fiume Cesano, Belvedere Ostrense.
29 aprile 1944: Ancona, Lamaticci, Posatora, Falconara, (ponte ferroviario linea per Fabriano),
Cerreto D’Esi, Senigallia, (ponte ferroviario sul Misa e Cesano), Montemarciano,
30 aprile 1944: Chiaravalle, località, Rocca Priora e Poiole, Senigalia, località Cavallo e ponti sul
Cesano,
02 maggio 1944: Ancona, (scalo ferroviario marittimo), Falconara, (pontile Agip), Senigallia,
(ponti sul Cesano).
03 maggio 1944: Senigallia, (ponti sul Cesano), Fabriano, contrada Vetralla e Balzette, Orte, Val
d’Esimo, (Cartiere Miliani), Fossato di Vico,
04 Maggio 1944: Chiaravalle, (ponti sul fiume Esino), Osimo, Osimo Casenuove e località
Cimitero, Fabriano, (stazione ferroviaria, linea ferrata tra Fabriano-Foligno,
Fabriano-Urbino e Melano Marischio, ponte Sei Archi sul Rio Bono), Cancelli,
(stazione ferroviaria), Senigallia (ponti sul fiume Cesano) e località Molinaccio
(viadotto), Sassoferrato, San Donato, Ancona.
05 maggio 1944: Ancona, Fabriano,
06 maggio 1944: Chiaravalle (stazione ferroviaria e ponte di ferro sull’Esino, località Galoppo),
Osimo, Serra San Quirico e località la Rossa, (ponte ferroviario sul fiume Esimo),
Jesi e aeroporto, Loreto e scalo ferroviario, Castelplanio, Borgo Loreto e contrada
Frangiolini, Monteroberto.
07 maggio 1944: Ancona, Chiaravalle, Castelferretti, Jesi,
09 maggio 1944: Osimo e località San Paterniano.
10 maggio 1944: Ancona, Chiaravalle e ponte ferroviario in ferro sul fiume Esino, Senigallia.
11 maggio 1944: Chiaravelle e ponte ferroviario sul fiume Esino, Senigallia e ponte ferroviario sul
fiume Cesano, Ancona, scalo ferroviario e zona De Pinedo.
12 maggio 1944: Senigallia e contrada Galizzi, Chiaravalle e ponti fiume Esino, Portonovo.
13 maggio 1944: Osimo, scalo ferroviario e località Montoro. Filottrano e contrada Cinigliano.
Castelplanio e scalo ferroviario ( colpiti due vagoni/cisterna carichi di Acido
Solforico). Serra San Quirino. Scalo ferroviario di Genga.
14 maggio 1944: Chiaravalle. Polverigi e località Mucciolina.
15 maggio 1944: Ancona
16 maggio 1944: Chiaravalle e ponti sul fiume Esimo. Fabriano e ponte Sei Archi sul Rio Bono.
Ancona.
17 maggio 1944: Ancona. Fabriano. Senigallia e ponte sul Cesano.
18 maggio 1944: Chiaravalle e ponte ferroviario sul fiume Esimo. Fabriano e Stazione ferroviaria
Melano-Marischio. Senigallia e località Fornaci (foce del fiume Cesano).
Ancona.
19 maggio 1944: Ancona. Senigallia e ponti sul fiume Cesano.
20 maggio 1944: Montemarciano.
21 maggio 1944: Ancona. Loreto.
22 maggio1944: Ancona. Castelfidardo e ponte ferroviario sul fiume Musone.
24 maggio1944: Loreto e scalo ferroviario. Castelfidardo, contrada Mirano.Vittoria e località San
Pellegrino. Senigallia e ponti sul fiume Cesano.
25 maggio1944: Loreto e stazione ferroviaria. Montemarciano. Chiaravalle. Polverigi e località
Bajana.
26 maggio1944: Ancona. Loreto e stazione ferroviaria. Castelplanio e stazione ferroviaria.
Senigallia e ponti sul fiume Cesano
27 maggio1944: Ancona. Senigallia e frazione Camella. Loreto e periferia.
28 maggio1944: Senigallia. Chiaravalle e località Grancetta.
29 maggio1944: Ancona. Chiaravalle e località Golone. Fabriano. Senigallia e ponti sul fiume
Cesano. Tavernelle, (colpito il Cimitero).
30 maggio1944: Chiaravalle. Montemarciano, località Villa Florida e Alberici. Senigallia.
31 maggio1944: Senigallia. Sassoferrato e località Falcioni. Fabriano. Chiaravalle.
01 giugno 1944: Ancona. Marina di Montemarciano. Chiaravalle.
02 giugno 1944: Ancona. Fabriano e Cancelli di Fabriano. Sassoferrato, località Pule, Ponte Rosso
N 2 e “Casa Tappi”.
03 giugno 1944: Ancona. Albacina. Trico. Cancelli e località Sega Serra. Campodonico.
San Quirico e “Pian della Neve”. Cerreto d’Esi. Sassoferrato e località Matele.
04 giugno 1944: Ancona. Falconara. Chiaravalle, Jesi. Senigallia. Montemarciano. Sassoferrato,
Ponte delle Travi e Fabriano.
05 giugno 1944: Sassoferrato e seguenti località: Piani di Pantano, Foce di Valdolmo, Perelle,
Pieve. Candia. Chiaravalle e ponte. Jesi, aeroporto e ponte Pio, (fiume Esino).
Ancona. Falconara. Senigallia. Osimo. Loreto.
06 giugno 1944: Ancona. Senigalia e località Fornaci. Chiaravalle, ponte ferroviario e località
Galoppo.
07 giugno 1944: Genga- Arcevia, (stazione ferroviaria e abitazioni civili). Cerrto d’Ersi. Osimo e
località Chiaravallesi.
08 giugno 1944: Ancona. Sassoferrato colpite le località Pieve e Perelle.
09 giugno 1944: Jesi. Fabriano. Chiaravalle, (centrato il ponte ferroviario sul fiume Esino, alcune
Bombe colpiscono un treno in transito carico di munizioni).
10 giugno 1944: Ancona. Falconara e località Rocca Priora. Jesi. Montemarciano e località
Vignette. Senigallia e località Paggetta. Fabriano. Chiaravalle. Loreto. Osimo.
Piticchio. Tasso della Valle. Arcevia. Montecarotto. Sassoferrato.
11 giugno 1944: vedi 10 giugno.
12 giugno 1944: Ancona.
13 giugno 1944: Ancona e località Borghetto. Senigallia. Sassoferrato e la frazione di Castagna.
14 giugno 1944: Ancona. Cerreto d’Esi.
15 giugno 1944: Ancona. Loreto e località “Buffola Riccia”.
16 giugno 1944: Ancona.
17 giugno 1944: Ponti fiume Cesano.
18 giugno 1944: Ancona.
21 giugno 1944: Ancona.
22 giugno 1944: Ancona.
23 giugno 1944: Ancona.
24 giugno 1944: Ancona.
25 giugno 1944: Ancona.
26 giugno 1944: Ancona. Rosora-Mergo.
27 giugno 1944: Ancona
29 giugno 1944: Ancona. Fabriano, (colpita da granate d’artiglieria del II Corpo d’Armata).
01 luglio 1944: Ancona. Loreto,( colpita da granate d’artiglieria del II Corpo d’Armata).
Senigallia. Camerano,( colpita d’artiglieria). Monterado e località Ponte Pio,
(unità tedesche in ritirata). Osimo, (guerra di terra). Polverigi, (guerra di terra).
03 luglio 1944: Ancona.
04 luglio 1944: Senigallia. II Corpo d’Armata libera il paese di Numana, i tedeschi resistono
nel comune di Sirolo.
05 luglio 1944: Ancona. Senigallia. Mondolfo. Falconara Alta. Loreto. Il Secondo Corpo d’Armata
libera Osimo. Chiaravalle.
07 luglio 1944: Ancona, (colpita da granate d’artiglieria). L’artiglieria tedesca spara su Osimo.
Santa Maria Nova bombardamento aereo. Camerano, Genga e Cerqueto vittime
dell’artiglieria.
08 luglio 1944: Ancona (colpita da granate d’artiglieria). Senigallia bombardamento aereo.
Agugliano e Camerano (guerra di terra).
09 luglio 1944: Ancona e Senigalia (bombardamenti aerei e granate d’artiglieria).
10 luglio 1944: L’artiglieria tedesca colpisce Osimo e Numana. L’aviazione anglo-americana
bombarda il paese di Camerano a causa di un Comando tedesco installato nei pressi
del Cimitero.
12 luglio 1944: Falconara. Senigallia.
13 luglio 1944: Senigallia. Monsano. Ostra e località Carmine. I tedeschi continuano a sparare
granate su Osimo.
14 luglio 1944: Ancona. Osimo colpita dai tiri dell’artiglieria tedesca. Sassoferrato colpita
dall’artiglieria alleata.
15 luglio 1944: Ancona. Chiaravalle. Fabriano. Camerano, (causa presenza artiglierie tedesche).
Genga, Rocchetta, Colleponi, e Casamontanara: intenso cannoneggiamento
alleato. Castel Colonna, (guerra di terra).
16 luglio 1944: Ancona. Senigallia. Genga, Castel Colonna, Fabriano, Collamato, Nebbiano,
Attigio, Argignano, Bassano, Collepaganello, (cannoneggiamento alleato).
Marischio, Varano, San Donato, Chiaramella, Collestellano, (cannoneggiamento
tedesco). Chiaravalle e Barbara (bombardamento aereo).
17 luglio 1944: Ancona. Falconara.
18 luglio 1944: Ancona è liberata, ma i bombardamenti aerei continuano su Senigalia e le località:
Capanna, Portone, Colonia, Pergolesi, ecc…

FONTE: BOMBARDAMENTI SU ANCONA E PROVINCIA 1943/44 A CURA DI

CAMILLO CAGLINI
TITOLO CONSULTABILE PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI FALCONARA

La liberazione d’Ancona è il prodotto di un percorso strategico militare, culminato in una serie di battaglie dedicate allo scopo. Infatti, Il generale Anders lancia ordini ben precisi ”Prendete lo scalo Dorico”. I primi di Giugno i polacchi conquistano Loreto, Castelfidardo e Osimo. I tedeschi all’alba del 17, attestati tra Offagna e Polverigi si rendono subito conto di essere quasi accerchiati e, decidono di abbandonare i due paesi, che sono liberati lo stesso giorno. Il 18, abbandonano anche Ancona, lasciando alle truppe polacche un gravoso lavoro di sminamento, ma anche l’orgoglio di aver conquistato e liberato l’importante città. “Sembra di vederli i Lancieri di Carpazia, Scendere da Porta Santo Stefano, proseguire per via: Montebello. Sono le 14:00 del 18 Luglio, il Sole è senza pietà e, in guerra si soffre anche quando si è felici. Le divise dei liberatori sono ormai permeate dal sudore. Gli elmetti, lasciano scivolare sui visi di quei ragazzi il risultato della loro fatica. Occhi azzurri, segnati dall’immane sforzo. Guardano, scrutano, forse anche i particolari di una città ormai in ginocchio; devastata, distrutta e colpita nell’anima. Ma nei pressi di Piazza Cavour: decine di migliaia d’anconetani, li accolgono festanti. I Soldati ragazzini dimenticano di aver liberato la città, tra la confusione non sfugge loro, il sorriso di una donna che rifiorisce lontani ricordi. Un bambino, come una furia, scavalca macerie, dribbla la festante folla, raggiunge un soldato e lo abbraccia. A questo punto i ragazzi del II corpo d’Armata, vivono emozioni che sicuramente mai potranno dimenticare. Sono tutti soddisfatti, popolazione civile e soldati, entrambi hanno sconfitto, i loro nemici: “Tedeschi e…Morte”.

Giovanni Lafirenze

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