Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ieri l’Esercito ha fatto brillare una bomba della Grande guerra

Categories: Bonifica perché

Gianluca Renosto © Qdpnews.it
Erano circa le 12.30 di ieri quando un fortissimo boato si è propagato all’improvviso in tutto il territorio del Quartier del Piave occidentale. La compagnia degli artificieri dell’Esercito Italiano ha fatto esplodere sulle “grave” del Piave, in località Bosco di Vidor, una bomba risalente alla Prima Guerra mondiale (nella foto a sinistra). L’ordigno inesploso, rimosso dalle pendici del Col Marcon, a pochi metri dalla piazza del paese, era emerso dal terreno un paio di mesi fa in seguito ad un leggero smottamento della collina (nella foto sotto),  causato dalle numerose piogge estive. Secondo gli esperti intervenuti sul luogo, la bomba – un calibro 210 italiano, lungo circa 65 centimetri e pesante 70 chilogrammi – durante la Grande guerra potrebbe essere stata lanciata dal Montello verso le truppe austroungariche, al di là del Piave, ma sia rimasta inesplosa a causa della friabilità del terreno su cui è caduta.Gli artificieri, dopo circa due ore di lavoro, hanno rimosso l’ordigno dal terreno, caricandolo sul proprio mezzo blindato per poi farlo esplodere in sicurezza. Il ritrovamento di reperti bellici risalenti alla Grande Guerra, però, nel Vidorese non è di certo un fatto insolito, considerando che proprio a Vidor, il 10 novembre 1917, si svolse la prima battaglia di arresto dopo la ritirata di Caporetto. Sulle “grave del Piave”, nello scontro con l’esercito austriaco, persero la vita più di trecento alpini, immolatisi per la Patria. Dalle statistiche, inoltre, emerge che durante la Prima Guerra mondiale il 40% delle bombe italiane non scoppiava, pertanto la presenza di ordigni inesplosi sul territorio è da considerarsi decisamente massiccia. Fonte: http://www.qdpnews.it/index.php/vidor/4390-ieri-l-esercito-ha-fatto-brillare-una-bomba-della-grande-guerra

qdpnews.it


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