Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Gli artificieri dell’Esercito neutralizzano un arsenale in provincia di Treviso

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Si è conclusa nei giorni scorsi un’impegnativa attività di neutralizzazione di materiale esplodente illegalmente detenuto da un privato nel Comune di Possagno in provincia di Treviso e condotta dal 3° reggimento Genio Guastatori di Udine. Il materiale consisteva in diversi ordigni bellici della Prima Guerra Mondiale tra cui 126 granate di vario calibro (37 mm, 65 mm, 70 mm, 75 mm, 90 mm, 149 mm), 14 tubi esplosivi, decine di bombe a mano e spolette di vario genere, nonché quasi 150 kg di esplosivo estratto da altri dispositivi. L’attività, iniziata il 4 febbraio a seguito di un’indagine giudiziaria della Procura della Repubblica di Treviso, ha impegnato per più di tre settimane gli artificieri della Caserma “G. B. Berghinz” del capoluogo friulano a catalogare e repertare il materiale sequestrato e successivamente a farlo brillare presso la miniera Carcoselle in un’area opportunamente condizionata al fine di tutelare la pubblica incolumità. Si tratta del secondo intervento in pochi giorni dei guastatori dell’Esercito in terra trevigiana. Il 7 febbraio scorso, infatti, è stata fatta brillare a Moriago della Battaglia una granata d’artiglieria da 380/15 mm del peso di 750 kg risalente al primo conflitto mondiale. In Italia ci sono ancora numerosi ordigni inesplosi utilizzati durante le due guerre mondiali, mai esplosi per difetti di fabbricazione o per condizioni ambientali sfavorevoli; sono comunque ordigni pronti al funzionamento, la cui instabilità è aggravata dal tempo e dal clima che ne rendono imprevedibile il comportamento e la reazione a fattori esterni. Se un qualunque cittadino dovesse ritrovare questo genere di dispositivi deve essere cosciente che, pur “dormienti”, non sono affatto innocui: per garantire la propria e altrui incolumità è tenuto a non maneggiare o spostare in alcun modo l’ordigno, ad effettuarne immediatamente la segnalazione alle forze dell’ordine (Polizia di Stato o Carabinieri), a contrassegnare come possibile il luogo del rinvenimento e tenersi a debita distanza da esso. Ogni anno gli operatori CMD dell’Esercito (acronimo per Conventional Munitions Disposal ovvero bonifica da ordigni convenzionali) fanno brillare in media 3000 ordigni, circa 8 al giorno. Una buona parte di questo enorme lavoro meticoloso, silenzioso e continuo è svolto dal 3° reggimento Genio Guastatori di Udine che, sotto il controllo del Comando Forze Operative Nord di Padova, è incaricato di bonificare il territorio del Friuli Venezia Giulia e delle province di Treviso e Belluno dai residuati bellici dei due conflitti mondiali ancora esistenti: nel corso del 2018 sono stati effettuati ben 292 interventi con un totale di 524 ordigni distrutti.

Foto-Fonte: http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/bomba-treviso_190304.aspx

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