Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Echi di guerra dalla ‘Gustav’: una bomba a Lenola, due a Campodimele

Categories: Bonifica perché

di Mirko Macaro
Ancora echi di guerra dalle alture a ridosso della Linea Gustav: tre, gli ordigni inesplosi ritrovati in una manciata di giorni tra Lenola e Campodimele. L’ultimo nella mattinata di venerdì, nella parte alta della località lenolese di Camposerianni, a non molta distanza dal ristorante Appiolo. E dall’omonimo monte che, come quelli intorno, nel maggio del ’44, con la gente del posto sfollata per via di rastrellamenti e bombardamenti, divenne teatro di una sanguinosa battaglia tra i goumier africani inquadrati nelle truppe francesi del ‘Groupement Guillaume’, usciti vincitori, ed i tedeschi del ‘Hochgebirgs-Jäger-Bataillon’. Questa volta, il caso ha restituito dalle pieghe del tempo una bomba da mortaio di fabbricazione tedesca, molto probabilmente proveniente da un ‘Granatwerfer 34’, preda della ruggine ma ancora praticamente intatta, con tanto di spoletta in bachelite sulla punta. Il pericoloso residuato bellico si trovava – e si trova tuttora – alla luce del sole, visibile tra erba e pietrame come se fosse stato poggiato appositamente, eventualità al momento non esclusa. Dopo la fortunosa scoperta, De Filippis e l’amico hanno immediatamente allertato i carabinieri del comandante Biagio Di Iorio, che giunti sull’altura di Camposerianni hanno provveduto a segnalare l’area. Un ulteriore sopralluogo da parte dell’Arma, sarà effettuato ad inizio settimana.A rinvenirla, mentre si trovava in cerca di funghi assieme ad uno zio mutilato di un avanbraccio proprio per una bomba nell’immediato dopoguerra, Pierluigi De Filippis, figlio del partigiano lenolese Angelo, al quale è intitolata la sezione intercomunale Anpi di cui lo stesso è tra l’altro parte integrante. “Secondo informazioni, potrebbe trattarsi una ‘Wurfgranate’ da 80 mm’, ha commentato Pierluigi De Filippis. “L’ho rinvenuta nei pressi di un ‘Sangar’, cioè in uno di quei piccoli ripari circolari in pietra che sono ancora visibili sui nostri monti, realizzati dai tedeschi durante il periodo delle battaglie sulla Gustav”. Giusto una decina di giorni fa, gli stessi militari della Stazione di Lenola erano stati impegnati nel territorio del confinante Comune di Campodimele per il rinvenimento di altre due bombe inesplose del secondo conflitto mondiale: la prima è spuntata fuori in località Crocette, la seconda nella zona di Sant’Onofrio. Ed anche queste si trovano ancora lì, in attesa di un intervento, a breve, degli specialisti del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta, che proprio nei giorni scorsi avevano recuperato e fatto brillare quattro bombe di guerra rinvenute a Terracina, e la bellezza di altre dieci trovate ad Itri. Fonte: http://www.h24notizie.com/news/2014/08/10/echi-di-guerra-dalla-gustav-una-bomba-lenola-due-campodimele/

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