Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Caserta ricordano le bombe del 1943 e le 300 vittime

Categories: Bonifica perché

“Erano le 12,45 circa di venerdì 27 agosto 1943 quando Caserta venne sottoposta ad un massiccio bombardamento ad opera dei famigerati bombardieri B 26 delle forze angloamericane. L’obiettivo principale era la stazione ferroviaria, ma tutto il centro storico venne devastato. Crollò il santuario di Sant’Anna, numerosi palazzi del centro furono abbattuti dalle deflagrazioni, ma tragedia nella tragedia una delle bombe sganciate dai bombardieri centrò in pieno il rifugio, situato come in altre zone della città in una cantina di tufo, sul corso Trieste, allora corso Umberto, mietendo centinaia di vittime e seppellendo intere famiglie”. Così si legge in una nota inviata dal sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, alla Storia Patria di Caserta. 
“Al termine delle operazioni di recupero – continua la nota – si contarono in città circa 300 vittime ed un gran numero di feriti, ma subito scattò una gara di solidarietà per dare aiuto ed assistenza ad orfani e feriti. A distanza di anni l’indelebile ferita della città è ancora viva nei ricordi dei sopravvissuti e nelle lacrime dei parenti con cui ho spesso parlato.Dopo tanti anni, mi sono chiesto se avesse ancora senso celebrare questa triste ricorrenza. La mia risposta è: assolutamente sì! Una città che perde la propria memoria perde le radici comuni e dunque la propria identità. Queste dolorose ferite, infatti, hanno contribuito nel tempo a costituire e rafforzare l’anima e la identità della città che, allora come oggi, era meta di trasferimento da tutta la provincia di nuclei familiari che trovavano nella nostra Caserta una città ospitale, accogliente, civile, solidale: una città dunque che non può dimenticare una così immane e comune tragedia”.
“Mi dolgo profondamente – dice il sindaco – di non poter presenziare alla meritoria iniziativa di ricordo e di preghiera in memoria di tanti concittadini casertani sepolti dal bombardamento in conseguenza di inderogabili incombenze precedentemente intervenute, che mi impediscono di essere con voi e di abbracciarvi personalmente. Vi giungano però forti i sensi della mia umana vicinanza e solidarietà nel ricordo di tante vittime innocenti nonché l’intendimento a rendere questa ricorrenza annuale un impegno mio e della Amministrazione cittadina da me presieduta anche attraverso il patrocinio morale delle iniziative pubbliche che da oggi potranno essere organizzate più compiutamente. A questo proposito desidero informarvi ufficialmente di un proposito assunto a nome dell’Amministrazione per suggellare questo nostro comune e collettivo ricordo: quello di istituire, nel punto esatto in cui esisteva il rifugio di corso Trieste centrato dalla bomba e diventato quel giorno il “sacrario” di tanti casertani, una tabella commemorativa che renderà imperituro il ricordo di tale avvenimento causato dalla barbarie della guerra così lontana ma purtroppo ancor oggi così vicina”. Fonte: http://www.casertanews.it/public/articoli/2014/08/21/074717_celebrazioni-caserta-caserta-ricorda-bombardamento-1943-300-vittime.htm

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