Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Brindisi, un progettista da licenziare

Categories: Editoriali

Per mezzo del quotidiano Brindisi Oggi.it giunge un mezzo racconto, quasi una ingarbugliata e mal costruita giustificazione del Direttore Tecnico del Cantiere Cogeir, rivolta al rinvenimento della bomba a Brindisi. Il funzionario spiega come l’operatore dell’escavatore abbia prima colpito la bomba e subito dopo fermato la macchina. Ma la benna nel momento in cui colpisce la spoletta entra in gioco una ingestibile corsa contro l’imponderabile. Certo ottima operazione quella di correre all’interno del Cinema Andromeda “per fare uscire tutti”. Ottima idea quella di volare presso i locali della ludoteca e proteggere i bambini. La narrazione supera se stessa nel momento in cui il funzionario spiega a Brindisi Oggi.it che il “progettista” non inserendo nel progetto la bonifica bellica preventiva ha di fatto impedito la richiesta del lavoro di sminamento. Aggiungo che il progettista per evitare la spesa di 16 trivellazioni oltre ad aver impedito il lavoro BCM ha ha messo in pericolo l’operatore dell’escavatore, altre persone presenti in cantiere, Funzionario compreso, gli utenti del cinema, bambini citati e residenti. Per concludere un progettista da rimuovere dalle sue funzioni. Altri lavoranti per molto meno ricevono immediati licenziamenti per giusta causa e questa mi sembra più di una “giusta causa”. In quanto dovremmo pensare a bambini e residenti prima di queste drammatiche emergenze. Se la bomba fosse esplosa, staremmo a parlare con altri toni.

Giovanni Lafirenze

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