Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bombe negli abissi vastesi: il materiale messo in sicurezza dalle autorità preposte

Categories: Bonifica perché

di Paola Calvano
VASTO – Sono state affidate agli esperti dello Sdai le bombe inesplose e le casse piene di munizioni scoperte una settimana fa da un sub abruzzese nei fondali vastesi al largo della costa fra Punta Penna e Vasto. Il sommozzatore ha informato le autorità preposte. Alcune bombe sono d’aereo ed hanno una lunghezza di circa 60 centimetri. Probabilmente fanno parte della pioggia di ordigni sganciati sulla costa Adriatica il 2 dicembre 1943 da 105 bombardieri Junkers Ju 88 della Luftflotte tedesca durante gli attacchi alle navi statunitensi. Altri ordigni sono simili a bombe di mortaio. Il sommozzatore non ha toccato nulla e si è tenuto a debita distanza. Non è certo la prima volta che nel Vastese vengono trovati ordigni inesplosi in mare e lungo la dorsale collinare. Dieci giorni fa la guardia costiera e i reparti subacquei della Marina militare hanno fatto brillare in mare alcuni residuati bellici : un mortaio inglese da 31 mm, un altro ordigno da 76 mm e uno da 56 mm, più bossoli vari e una cassetta di munizioni di piccolo calibro. Gli ordigni contenevano ancora esplosivo.  Fonte: http://www.vastoweb.com/notizie/bombe-negli-abissi-vastesi-il-materiale–messo-in-sicurezza-dalle-autoritagrave-preposte-25784.html

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