Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

BOMBE AL PORTO Mina scaricata in pialassa Chieste pene tra sei mesi e un anno e mezzo

Categories: Bonifica perché

RAVENNA. Sono attesi per il 16 ottobre i verdetti del giudice
Piervittorio Farinella a carico delle persone accusate di avere
contribuito a vario titolo allo spostamento senza autorizzazioni della
mina tedesca da 700 chili finita nella draga in occasione dei lavori di
approfondimento dei fondali del porto canale nell’estate del 2010;
l’ordigno, risalente alla seconda guerra mondiale, fu “pescato” per caso
dalla draga belga Artevelde durante i lavori di scavo per aumentare la
profondità del Candiano tra la fine di giugno e l’inizio di luglio del
2010. Ma di quel ritrovamento le autorità non vennero avvisate e la
bomba venne trasferita senza troppe cautele e fatta inabissare nelle
acque della pialassa. Il caso emerse come costola di un altro filone
d’indagine, da un colloquio captato dalla Guardia di finanza di Bari
che, all’epoca, teneva sotto controllo l’utenza di un manager Cmc per
conto della procura pugliese. Quel manager, intercettato mentre era al
telefono con un alto dirigente dell’Autorità portuale di Ravenna, si
lasciò andare a una frase che inquietò gli investigatori all’ascolto:
«Il bambino trovato nel canale lo abbiamo spostato». Si trattava di un
linguaggio in codice per indicare l’ordigno che venne poi rimosso e
disinnescato nel novembre di quell’anno; un’operazione che costrinse
all’evacuazione di migliaia di persone residenti o domiciliate tra Porto
Corsini e Marina di Ravenna. Nove complessivamente gli indagati. Uno di
loro, responsabile tecnico della Sidra (Società italiana dragaggi) ha
concordato un patteggiamento a quattro mesi; per altri due – il
direttore di cantiere per la Cmc dei lavori di dragaggio e l’allora capo
pilota del porto – si profila un patteggiamento a sei mesi. Per gli
altri – tra i quali figurano altri tre dipendenti della Cmc, un alto
dirigente dell’Autorità portuale e due ufficiali di nazionalità belga
della draga che ritrovò la mina -, che saranno giudicati in abbreviato,
il pubblico ministero Isabella Cavallari ha richiesto pene comprese tra i
sei mesi e un anno e mezzo.
Fonte:
 http://corriereromagna.it/ravenna/2013-10-03/bombe-al-porto-mina-scaricata-pialassa-chieste-pene-tra-sei-mesi-e-un-anno-e-mezz

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