Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bomba nel lago di Bolsena, i palombari si tuffano e la recuperano

Categories: Bonifica perché

Bolsena – Bomba della seconda guerra mondiale nel lago di Bolsena, in soccorso i palombari della marina militare. Il pericoloso ordigno esplosivo, una bomba d’aereo a frammentazione risalente al secondo conflitto mondiale, è stato rimosso oggi dagli specialisti del nucleo Sdai della Spezia. La delicata operazione è stata portata a termine dai palombari del gruppo operativo subacquei del comando subacquei ed incursori della marina militare distaccati presso il nucleo sminamento difesa antimezzi insidiosi. A seguito della segnalazione da parte di un cittadino della presenza di un probabile manufatto esplosivo, è stata la prefettura a chiedere l’intervento di bonifica d’urgenza al Gruppo operativo subacquei (Gos) della marina militare, congiuntamente a quello degli artificieri del 6° Reggimento pionieri dell’esercito. I palombari si sono immersi per ricercare ed effettuare il riconoscimento dell’oggetto segnalato che, trovato a meno di un metro di profondità ed a 6 metri dal litorale del lago, è stato identificato come una bomba d’aereo a frammentazione americana da 40 libbre risalente alla seconda guerra mondiale. L’ordigno, recuperato questa mattina dagli operatori di Comsubin, è stato passato in consegna agli artificieri dell’esercito che provvederanno alla sua distruzione. L’intervento rappresenta una delle tante attività che i reparti subacquei della marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità in moltissimi porti e coste italiane. Lo scorso anno i palombari hanno recuperato e distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 10.964 dai mari, fiumi e laghi italiani. “Agli appassionati del mare, che con l’estate incrementano la loro attività subacquea ricreativa – sottolinea in una nota la Marina militare –  si consiglia di non toccare assolutamente gli oggetti eventualmente rinvenuti che possano essere ritenuti pericolosi, la cui forma possa ricordare o meno un ordigno esplosivo o parti di esso”. “Quello che invece è doveroso fare, per l’incolumità di tutti – prosegue il comunicato – è di identificarne il sito di ritrovamento, fotografare l’ipotetico ordigno e denunciarne immediatamente il rinvenimento alla locale capitaneria di porto o stazione dei carabinieri, che richiederà l’intervento dei palombari del gruppo operativo subacquei di Comsubin al fine di ristabilire la fruibilità in piena sicurezza di quel tratto di costa”. Foto-Fonte: http://www.tusciaweb.eu/2017/09/allarme-bomba-nel-lago-bolsena-si-tuffano-palombari-della-marina/

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