Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bomba della Seconda Guerra Mondiale nel Naviglio: è la seconda in 48 ore

Categories: Bonifica perché

Corsico, 22 marzo 2015 – Due ordigni bellici sono stati rinvenuti, nell’arco di pochi giorni, dagli operai che stanno lavorando per ripristinare la sicurezza delle sponde e dei parapetti del Naviglio Grande, a Corsico. Qui, a 48 ore di distanza sono stati lanciati due «allarmi bomba» per residuati bellici rimasti per anni inesplosi sul fondo del canale leonardesco. In entrambi i casi le operazioni di deflagrazione sono avvenute in sicurezza: comportando un po’ di disagi alla viabilità sia sulla vecchia vigevanese che sull’alzaia, le due direttrici che costeggiano il canale sono state bloccate al traffico di auto e pedoni. L’ultimo episodio ieri. La detonazione dell’ordigno era prevista per le 9.30 ma, le operazioni di rimozione e spostamento del proiettile da mortaio rinvenuto sul fondo del canale e fatto poi esplodere in un campo agricolo a poche centinaia di metri di distanza, hanno ritardato il «botto». Infatti, proprio il viaggio dal letto del navigli – asciutto perchè oggetto di cantiere – all’area verde ha richiesto più tempo del previsto ma si è reso necessario per non creare disagi e danni alla vecchia cascina che costeggia il canale. Lungo la sponda nord, infatti, ha sede la cascina Guardia di Sopra, la vecchia struttura rurale passata dagli Sforza ai Visconti ai padri di san Simpliciano prima di diventare proprietà comunale nel 1975. Oggi sede della Soka Gakkay che, attraverso uno dei più importanti interventi di recupero, l’ha trasformata nel dei più grande centro buddista Italiano. I danni che l’esplosione avrebbe potuto causare alle vetrate della struttura ha portato alla decisione di rimuovere l’ordigno prima di farlo brillare poco dopo le 12. Uno scenario simile, anche se molto meno complicato, si era verificato giovedì sera quando, intorno alle 18 è stato fatto brillare un’altro ordigno anche quello adagiato sul letto del fiume cittadino. Secondo gli storici, i residuati bellici lungo il canale potrebbero essere tanti: non solo perchè il naviglio era la direttrice seguita anche nelle offensive aeree per raggiungere Milano ma, anche, perchè estremamente vicina alla ferrovia, uno dei bersagli dell’artiglieria da terra. Solo in tarda mattinata la viabilità si è normalizzata. Fonte: http://www.ilgiorno.it/sud-milano/bomba-naviglio-corsico-1.782637

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