Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Avola, fatti brillare ordigni della seconda guerra mondiale

Categories: Bonifica perché

Si sono concluse le operazioni di brillamento in mare dei residuati bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti nelle acque antistanti il litorale compreso tra la Pineta del Gelsomineto e Capo Negro nel Comune di Avola. Ad operare, i Palombari della Marina Militare appartenenti al Nulceo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta su richiesta della Capitaneria di Porto di Siracusa e su disposizione della Prefettura aretusea.
L’attività, tesa a garantire la sicurezza della balneazione nel tratto di costa che storicamente fu interessato dagli eventi connessi alla Seconda Guerra Mondiale, ha permesso di rinvenire 12 proiettili di grosso calibro, 8 proiettili di medio calibro, 6 proiettili di piccolo calibro, 22 bombe a mano, 2 bombe da mortaio
I residuati, potenzialmente pericolosi, sono stati opportunamente rimossi e condotti in zona di sicurezza dai militari e, nella giornata di ieri, fatti brillare in un idoneo punto individuato a circa un miglio dalla costa mediante il posizionamento sullo stesso di una cosiddetta “contro carica” esplosiva.
Le operazioni si sono svolte in totale sicurezza, sotto il coordinamento e con l’assistenza logistica della Guardia Costiera di Siracusa, grazie all’impiego della motovedetta CP 764, che ha inoltre collaborato alle operazioni di messa in sicurezza del tratto di mare interessato dalle operazioni di brillamento. Grazie all’opera dei Palombari assegnati ai nuclei S.D.A.I. (siti a La Spezia, Taranto, Ancona, Augusta, Cagliari, La Maddalena), la Marina Militare riesce ad assolvere al compito primario di bonificare le migliaia di ordigni bellici inesplosi, che ogni anno vengono ritrovati nei porti e nei litorali del nostro Paese.
Altamente specializzati e dotati delle più sofisticate apparecchiature questi uomini, formati dalla Scuola Subacquei di Comsubin (Comando Subacquei Incursori), rappresentano la massima espressione della subacquea professionale italiana e per tale ragione sono uno strumento insostituibile per la salvaguardia della pubblica incolumità. Fonte: http://www.srlive.it/avola-fatti-brillare-ordigni-della-seconda-guerra-mondiale/
srlive.it

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