Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

AL FESTIVAL DELLA COMICITA’

Categories: Bonifica perché

Il festival della comicità d’autore, non termina di
sbalordire il proprio selezionatissimo e raffinato pubblico. Anche quest’anno
l’autorevole giuria premia le migliori performance dedicate all’irrazionalità
pura. Tantissimi i partecipanti, numerose le nomination. La categoria del
concorso, più acclamata dai presenti, è stata quella del “grottesco
autolesionismo”, più storie alla Sanlio ed Ollio, vicende che miscelano
umorismo nazional/fantozziano al sarcasmo delle Sturmtruppen. Ospite d’onore,
all’importante rassegna, il famosissimo soldato che per contare da uno a sette
sistemava la bomba a mano tra le gambe. Tuttavia non è stata, per il collegio
giudicante, una scelta semplice, stabilire fra i tanti e tutti meritevoli
finalisti il nome del vincitore dell’edizione 2013. L’ambito premio
all’autolesionismo è stato consegnato a tale G.M. ragazzo, residente ad Arta
Terme provincia di Udine, per aver tentato, (notizia del 13 settembre), di
perforare una piccola granata per mezzo di un trapano. Un po’ come voler
asciugarsi i capelli dopo aver accuratamente lavato per bene e con dell’acqua il
proprio fon o pretendere di pelare patate o zucchine ad una affettatrice da
salumeria, mentre siamo intenti a leggere un giallo Hitchcok. Trapanare un
residuato bellico esplodente è come sciacquarsi le mani in una friggitrice
colma d’olio bollente e stupirsi per le conseguenti ustioni di terzo grado o
guidare come suggeriva Lucio Battisti di notte in superstrada ad occhi chiusi,
magari anche contromano e pretendere il risarcimento assicurativo dei danni. In
ogni caso l’incauta, assurda, stolta trapanata è costata al G.M. una denuncia
all’autorità giudiziaria, la perdita di tre dita, trauma cranico e toracico,
lussazioni varie, eccetera, eccetera.  Più
volte mi sono chiesto la ragione che spinge queste persone a sfidare la propria
integrità fisica, il proprio futuro lavorativo, sociale, ma il quesito resta
perennemente privo di risposta. Le stesse associazioni di recuperanti
continuano a suggerire di non toccare ordigni bellici, anzi i più esperti
ripetono sempre d’allertare, ad ogni dubbio Polizia o Carabinieri. Allora
questi comportamenti come nascono…? Trapanare una bomba o voler saldare un
Crocefisso sul corpo di una granata, ripeto, domanda che non avrà mai una
risposta. D’altronde la cronaca di ieri e di oggi è colma delle
autolesionistiche stranezze dell’essere umano. Intanto, purtroppo, la rassegna
dedicata alle assurdità dell’ ex Bel Paese tra pillole di grande stupidità
continua senza alcuna sosta. 

Giovanni Lafirenze

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