Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Categories: Editoriali

Torviscosa il 29 luglio operai appartenenti ad un’associazione temporanea d’imprese trova due bombe risalenti alla prima guerra mondiale. Il cantiere è a pochi metri dal fiume Corno, perciò immaginiamo quanti residuati bellici inesplosi può nascondere quel terreno. Ora per logica qualcuno avrebbe dovuto, per tutelare i lavoratori, i residenti, chiedere all’azienda o chi per lei di procedere ad una bonifica preventiva. Oggi (9-8),la notizia che gli stessi operai hanno trovato altre tre granate. Cosa vuol dire ? che il direttore dei lavori, della sicurezza etc, etc, coscienziosissimi nel loro lavoro, risultano terribilmente distratti quando si tratta di bonifica bellica. Ma ciò che continua a stupire è che la distrazione nei confronti della bonifica bellica sistematica coinvolge anche chi ai primi rinvenimenti, avrebbe dovuto dire: << qui non si muove una virgola se prima non si procede alla bonifica>>. Sicuramente biografiadiunabomba in questi giorni si occuperà della vicenda. Ma davvero se ne dovrebbe occupare un s portale web ? O dovrebbero essere altre più “autorevoli” persone? Prefetto in primis ?  A seguire tutta la filiera “politica” di chi gestisce la bonifica bellica occasionale

Giovanni Lafirenze

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