Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bambini bombe e mamme

Categories: Editoriali

Osnabrück: gruppo di ragazzini entra in un cantiere edile. La giornata lavorativa per i lavoranti è terminata, perciò i ragazzi nonostante i divieti ben visibili e riconoscibili per mezzo della numerosa cartellonistica credono d’essere liberi di curiosare tra scavi, gru e altri mezzi meccanici. Non è audacia, è pura incoscienza. Tuttavia ognuno dei ragazzi è attratto dalle strutture del cantiere. Uno di questi illegali visitatori rinviene una granata inglese risalente alla seconda guerra mondiale, raccoglie l’ordigno e pensando di compiere un gesto gradito alla propria famiglia corre verso la propria abitazione per omaggiare del manufatto bellico la propria madre. Quest’ultima non gradisce il regalo del figlio e allerta immediatamente la Polizia. Gli agenti giunti sul posto si rendono conto del pericolo esistente in quella casa e in tempo reale avvisano i colleghi artificieri i quali portano via la granata restituendo alla padre la serenità persa. Ma non è finita a  Buxtehude altro ragazzino rinviene nel fiume Este un ordigno inesploso risalente allo stesso periodo storico. Anche in questo caso l’idea di consegnarlo alla mamma. Si tratta di un proietto d’artiglieria. Ovviamente anche in questa abitazione si ripete la scena del caso precedente. Giovanni Lafirenze

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